Germana Di Rago:
il grande dono dell’arte per colorare la vita di ogni giorno
di Bonifacio Vincenzi
“Un paese – scriveva Cesare Pavese - vuol dire non essere
soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo,
che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.”
Ora c’è da chiedersi, considerando i tempi
che stiamo vivendo,se ogni luogo del cuore, sia ancora capace, di custodire traccia e memoria
della nostra presenza, nel momento in cui il nostro vagare ci allontani, per
una qualsiasi ragione, da questo angolo di terra che custodisce i nostri ricordi.
Sì,
certamente è ancora capace di farlo. Ma lo può fare solo attraverso noi stessi.
Noi siamo i custodi dei luoghi del cuore. Noi e nessun altro.
E
Germana Di Rago ce lo dimostra nelle sue opere. Ci fa sentire il paese che,
intendiamoci, non è quella serie di conflitti che caratterizzano gran parte dei
quotidiani rapporti tra individui. È qualcosa di più. È la vita, è l’anima
delle persone che riconosciamo ogni giorno, ma anche la vita e l’anima di
coloro che sono passati e scomparsi per sempre.
Se
guardate attentamente le opere di Germana quello che si percepisce è la
sensazione di un Grande Silenzio, un silenzio quasi metafisico.
Nelle
sue opere le case e i luoghi familiari sembrano acquietati, sembrano riposare
in loro stessi. Riposare in questo Silenzio che ne preserva l’essenza e la
distingue. Questo silenzio che ingloba il frenetico passaggio della presenza
umana soltanto nella sua assenza.
Da
qui, comprendiamo perfettamente come il peso dell’assenza possa essere
comunicato attraverso l’arte della pittura. E come il percorso creativo di
Germana Di Rago, pur legandosi alla realtà, venga in un certo senso, avvolto
dall’aura spirante da questi luoghi che nel loro insieme formano il paese
Francavilla Marittima, quello ormai scomparso del passato, quello vivo del
presente e quello ancora inespresso del futuro.
E
poi c’è lei, la figlia, la madre, la moglie, l’artista, o, semplicemente, la
donna che interpreta tutti questi ruoli, con le sue età ben allineate, nel
paese e fuori dal paese, con il grande dono dell’arte per colorare la vita di
ogni giorno.
E
ancora il respiro del tempo che fugge lasciando orme invisibili sulle strade,
nei sentieri, nei vicoli. Sono queste orme che la mente creativa di Germana
cerca inutilmente di seguire.
Ma
il Silenzio non spalanca le porte e molte delle anime che popolano questo Luogo
non hanno più voci né corpi, vivono
nell’anima e l’artista non può che affidarsi che ai loro silenziosi custodi:
le case, i vicoli, i sentieri, appunto.
Eccoli!
Sono nelle opere che vedete questa sera esposte, quelle che vi strapperanno un
sorriso di assenso, perché li riconoscerete. Ma sono anche altro.
Un
modo più intero di vivere il luogo, la gente, da parte dell’artista, un po’
come diceva Palazzeschi per la scrittura: “ scrivo per raggiungere una mano
nell’oscurità.” Questo vale anche per Germana Di Rago. “dipinge per raggiungere
una mano nell’oscurità.”
Tutti
i nostri rapporti, se ci riflettiamo, sono dei continui malintesi viventi. I
nostri affetti e legami subiscono continui e impercettibili trasformazioni.
Siamo totalmente ciechi davanti alla bellezza e all’incanto dei paesaggi che scorrono nella nostra quotidianità. Ci
siamo troppo abituati ad essi. Non viviamo mai qui e adesso e la civiltà
umana è ormai una propaggine deforme, il suo ritmo, accelerato, convulso, non
fa che scandire il propagarsi di un morbo, di una dilagante infezione.
Tutto
questo Germana Di Rago lo percepisce profondamente. Per questo ha scelto il
Silenzio, per questo ha scelto la pace di questi scorci la cui recondita magia
nel respiro dell’arte torna ad animarsi attraverso la carezza dei vostri
sguardi.
Germana
ama la tradizione, è legata al passato perché il passato le dà stabilità, le
risveglia emozioni. Quelle stesse emozioni, che attraverso le sue opere, cerca
di trasmettere al fruitore.
Germana
Di Rago dipinge ciò che ama e questa è
un’operazione che la restituisce a se stessa e le consente l’avvio di un
colloquio con gli altri.
In
fondo è questo che chiede all’arte e la
risposta che ne riceve riguarda sì lei, ma, nella condivisione, anche tutti
noi.
Il 23 luglio
luglio 2015 Bonifacio Vincenzi ha presentato la personale dell’artista Germana Di
Rago “Scorci di Francavilla Marittima”, nei locali de “L’oasi del gelato” di
Francavilla Marittima (Silva). Ne pubblichiamo
l’intervento e alcuni momenti dell’inaugurazione della mostra.
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