“Lo sperpero degli astri”
La nuova raccolta di poesia di Elio Grasso
di Bonifacio
Vincenzi
Con Lo sperpero
degli astri (Macabor Editore) Elio Grasso porge dei nuclei immaginativi
che, staccati dal contesto, funzionano autonomamente, mostrando nel loro
procedimento interno – (collisioni, sfioramenti, seduzioni occulte) indipendentemente
dai vincoli che posseggono nella sintassi testuale e nei tempi dei lavori, (altrove)
dello sguardo, - una rete relazionale
molto sottile e molto intensa.
Non è ciò che il poeta dice che è fondamentale ma questo sfiorarsi continuo di elementi in un movimento metafisico che ha senso e vita quando gravita nello spazio ristretto di uno sguardo di lettore, riproducendo sprazzi di passato che si aggregano intorno a un centro:
“Altrove volano per finta,/ davanti ai bicchieri/ incantano femmine/ dietro ai tavoli lanciano libri/ e soggezioni/ tutti gli attrezzi degli alberghi/ e slip sotto il letto./Sembrano vecchi e ripiegati/ovvero ceduti al presunto,/quel giacere di moribondo/fra pagine e alterchi/ spinte equivoche e tortuosi/ abbracci.”
Le immagini di Elio Grasso sgorgano da una curva invisibile di silenzio che non designa mai il chiuso contrapporsi di una zona muta ma uno stare tra l’eco della propria parola e la parola altrui, richiamando sempre il sentire e il suo esprimersi.
Un libro da leggere, un libro da svelare e vivere questo di Elio Grasso, così fedele alla Poesia, ovvero al silenzio che parla, al vuoto che genera il cosmo