lunedì 11 gennaio 2016

La Divina differenza

 




La Divina Differenza, un libro di Silvio Raffo su Maria Luisa Spaziani
di Bonifacio Vincenzi


Nel settembre 2007, nel numero 3 de “Il Fiacre N.9” che allora dirigevo, dedicato a Maria Luisa Spaziani, in un’intervista esclusiva per la nostra rivista rilasciata a Leone D’Ambrosio, a proposito della morte, così la poetessa disse:

Di tutto possiamo parlare perché abbiamo esperienza, meno della morte perché non abbiamo esperienza. Lo diceva Confucio. Io l’aspetto con una certa disinvoltura devo dire, facendo anche finta di essere disinvolta. La morte è soprattutto un’angoscia anticipata che ci viene di non lasciare tutto in ordine, compreso quello che abbiamo scritto che è sempre nelle mani degli editori, dei critici, dei revisori, dei plagiari. Io ho visto tante volte poesie mie passare sotto il nome di altri. Quindi, la morte non è che da considerare un momento in cui si parte per un viaggio senza sapere dove andiamo.”


Noi che siamo ancora qui, sappiamo che quel momento per lei è arrivato il 30 giugno del 2014. Non avrà lasciato sicuramente tutto in ordine e si sarà portata le sue paure e le sue preoccupazioni e come ogni grande poeta non avrà avuto molta fiducia nei posteri.

Di sicuro, però, non le sarebbe affatto dispiaciuto questo libro di Silvio Raffo, La divina differenza – La Musa lirica di Maria Luisa Spaziani (LietoColle). Un'indagine critica esaustiva, viva, palpitante perché sentita profondamente. Basta estrapolare alcuni stralci dal libro, volendo anche a caso, per rendersene conto perfettamente:

Maria Luisa Spaziani sembra testimoniare in modi convincenti e “moderni” la sopravvivenza della musa lirica, la sua legittimità e autorità indiscutibili. La sua opera è la prova più lampante della possibilità di coesistenza di registro alto e leggibilità, dunque, di “tradizione” e comunicazione.


E ancora: “Non esiste, crediamo, poeta italiano del Novecento ( e del primo duemila) che abbia coltivato la funzione del linguaggio definita da Jakobson metalinguistica con tanta dovizia e ricchezza di sfumature autoanalitiche. A Maria Luisa Spaziani, dotata come non si può negare di un “ego” smisurato, interessa approfondire la ricerca del “ perché delle cose” prima di tutto per ciò che la riguarda come io senziente e io poetante.”


Sì, Maria Luisa Spaziani sarebbe stata sicuramente contenta di questo interessantissimo libro di Silvio Raffo.

Immagini in ordine di apparizione: 1. Copertina del libro; 2. Maria Luisa Spaziani; 3. Silvio Raffo

Nessun commento: