Daniene Mencarelli,
un autore abitato dalla poesia
di
Bonifacio Vincenzi
“C’è in noi qualcosa che nulla sa del tempo e dello spazio e
tuttavia, come il filosofo della Città Ideale, è spettatore di tutti i tempi e
di tutta l’esistenza: sensi vibranti, passioni nascenti, estasi spirituali di
contemplazione, ardori di un amore infuocato. Siamo noi ad essere irreali e la
nostra vita cosciente è la parte meno importante del nostro sviluppo. L’anima,
l’anima segreta è la sola realtà.”
Questo pensiero di Oscar
Wilde ci conduce in profondità, perché
da lì bisogna partire per violare con lo sguardo l’universo intimo di un
autore abitato dalla Poesia come Daniele Mencarelli. Ne consegue che il
coinvolgimento ovviamente tocca anche la sfera personale di ogni appassionato
lettore e questa traversata nel mare impetuoso della passione sancisce, nella
lettura, la perfetta unione tra arte e vita.
Storia
d’amore è il titolo della raccolta di poesia di Mencarelli.
Questo volume è inserito nella collana “Gialla” con la quale LietoColle e
Pordenonelegge si propongono di offrire ai lettori un più costante collegamento
con la giovane poesia italiana.
Protagonista, come si
evince dal titolo è l’amore. Quello che ne scaturisce è un dialogo tra passato
e presente, dove il primo viene ad inserirsi con voce chiara nell’indistinto
fluire dell’esistenza.
La pagina accoglie
un’assenza e colui che scrive tenta di convalidare un legame
probabilmente ancora necessario. Mencarelli tenta di sovrapporre per frammenti un tempo
che accolga non tanto ciò che non è più
ma soltanto e sicuramente ciò che è stato,
nella rivendicazione di un passato effettivo, ma mai colmabile …
“Nascosto dalla sigaretta/ cerco qualcosa sul tuo viso,/ magari saperlo
cosa di preciso,/ intanto passo ogni lineamento/ ogni tratto da orecchio a
orecchio/ da fronte a mento passando per la bocca/ fino al collo liscio e giù
alle spalle,/ ma quello che di te non so/ nulla di più riesco a sapere,/ mentre
tu con le tue amiche/ a discutere di storie da studiare/ di antichi da
conoscere a memoria/ neanche fossero tra noi ora,/ tanto ti è cara la
questione/ che vibrano le labbra e il viso/ da dolcezza a fiamma viva/ forza
celeste dentro l’iride./ Mi distrae una tosse acre/ un sapore plastico alla
gola,/il filtro della sigaretta non si fuma.”
Il percorso poetico mencarelliano in Storia d’amore è caratterizzato dunque da una partecipazione intensa, quasi esagerata, per sostenere quel cammino
della mente e del cuore che continua a trattenersi, volutamente e intimamente, nella
tormentata vita di un amore che non ha mai accettato di rinunciare alla
meraviglia di ripresentarsi vivo nel ricordo e nella poesia.
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