Ida Di Ianni:
un viaggio chiamato
amore
di
Bonifacio Vincenzi
Ida Di Ianni, in Altra partenza (Volturnia Edizioni),
riesce a raccogliersi in se stessa, diventando colei che vede, colei che sente,
colei che fiuta, colei che pensa, ricorda e immagina, e lo fa con il preciso
intento di richiamare la Poesia.
E la poesia ancora una
volta risponde lasciandosi attraversare come un
mare, come uno specchio. Magia della vita che non si basta, magia
dell’istante che cerca di salvarsi prima di svanire. In rotta verso l’Eternità, sempre e comunque passeggera, direbbe Blanchot, sempre e
comunque a richiamare quel mistero in cui tutto converge e da cui tutto
promana.
Scrivere per sentire nella
parola quel bisogno di amare e di essere amata, per un bisogno di pacificazione
emozionale che possa, in qualche modo, scollegarsi dal burrascoso, oscuro e
sterminato territorio dell’inconscio …
“E poi/in questa nostra contesa partita/ non vale il vincere o il
perdere,/se voglio sia tu l’incendio/ed io l’istante/del tempo che è
nostro./Amare – amarti./Vinco così la corrente disfida./Ecco che finalmente/sciolgo
le mani sul tuo volto/e la tua pelle si fa candore di ciglia/ed il mio bene si
stempera/di lacrime e rimmel,/quanto più sento ispessire il mio cuore./Tornarti
fra i capelli/ed essere ancora poesia/nell’istante che sarà.”
Un viaggio nella pura
musicalità dell’essere, un viaggio che Ida Di Ianni chiama Amore, così vicino al sentire di Shelley: “Giriamo in vortice cantando attorno alla sfera che si addensa/ Finché dal
caos alberi, fiere, nuvole/ Emergono pacificate dall’amore, non dalla paura.”
E' dal fruscio delle
pagine che emergono i momenti vivi dei ricordi. Questo Ida Di Ianni lo sa bene. Ma i ricordi, in lei come in ognuno di noi, fluttuano incessantemente, oscillano, si mescolano e si deformano col passare
del tempo.
Solo la poesia li salva,
li accoglie, li rivitalizza attraverso la carezza di altri sguardi. Solo in
poesia passato e futuro girano sul perno di un eterno presente.
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