UN
FUOCO CREATIVO DI ANIMA E CUORE NELLA NUOVA RACCOLTA DI POESIA DI DANIELA ANDREIS
di Bonifacio Vincenzi
“Tante cose se ne vanno di sera,/ le foglie entrate in casa/ la misura
che hanno preso le ore/il vapore delle
piogge catturate dal sole,/il boccio che s’era aperto come otre all’ape/ la
mano come scivolò sulla pelle/ le ginocchia un poco piegate, le parole
strozzate/ e il dio verdino/ che co nota destrezza/ trasformò in girandole di gesso/sul
vecchio muro/un magro gelsomino.”
L’attimo fuggente nel ritmo
del fluire della vita, continuo, inarrestabile, mai uguale che questa volta non
incontra una cecità ma lo sguardo vivo, acceso di una poetessa che non si
sottrae alla seduzione delle immagini proiettate dagli istanti della sua stessa
vita.
E c’è tanto altro ancora nelle pagine della
raccolta di poesia, L’ottavo giorno della
settimana, che la poetessa veronese Daniela Andreis ha pubblicato
recentemente con LietoColle:
un punto di vista, un
pensiero, un fuoco creativo di anima e cuore; e il profondo desiderio di vivere
in poesia gran parte della sua vita.
Il movimento del suo
vivere poetico si compone del rallentare, dell’intervallo, del variare di un
percorso che prosegue nello stupore in cui passato, presente e futuro cantano
nell’anima di chi guarda:
“Se fossi qui/ come sei stato/ ti direi/ con la luce ancora nell’interstizio
dell’albero/ dormi/ dormi prima del sonno/ dormi prima di un brutto sogno/
prima che ti punga il cardo/ cancella quel viaggio lontano/ incunabolo.”
La raccolta della Andreis
è divisa in tre parti ma c’è un filo che lega tutto e che dalla curva del silenzio
riporta una fioritura nuova di emozioni colte anche dalle sofferenze passate,
ma che perdono sulla pagina, nel verso gli spasmi del dolore per unirsi
definitivamente alla bellezza e all’anima della Poesia.
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